La Legge di Stabilità 2016 è andata ad introdurre un nuovo sgravio contributivo in favore dei Datori di Lavoro che assumono.
Tale incentivo ricalca sulle modalità di “attivazione” essenzialmente il precedente ma, nella sostanza lo rivede profondamente.
Sulle modalità di attivazione dunque l’incentivo in questione spetta per le assunzioni di lavoratori privi di impiego a tempo indeterminato da almeno 6 mesi, che nei 3 mesi precedenti l’entrata in vigore della legge non abbiano intrattenuto un rapporto di lavoro a tempo indeterminato con lo stesso datore o che indipendentemente dai limiti temporali non sono stati già assunti con il beneficio della l. 190/2014.
I Datori di Lavoro agevolabili sono quelli in regola con il versamento degli obblighi contributivo previdenziali, che rispettano gli obblighi di sicurezza e igiene sul luogo di lavoro, che siano in regola con l’applicazione del CCNL, che rispettano gli obblighi della L. 68/99.
Se dal punto di vista formale il nuovo incentivo ricalca il precedente, dal punto di vista sostanziale, come detto, lo riscrive totalmente.
I Datori di Lavoro non potranno più godere dello sgravio totale e triennale dei contributi previdenziali dovuti in favore dei lavoratori ma, godranno di una riduzione pari al 40% dei complessivi contributi previdenziali dovuti, restando esclusi quelli Inail e per una durata massima di 24 mesi, nel limite di 3250,00 € su base annua.
Sicuramente la stipula di un contratto a tempo indeterminato risulterà meno appetibile rispetto all’anno precedente, ed ai fini di un maggior risparmio per i datori di lavoro che assumono verranno valutati anche altri “vecchi” incentivi o contratti accantonanti l’anno scorso.
Chi ci perde a prima vista è il Sud Italia, il quale per anni ha beneficiato della L. 407/90, tuttavia il testo della Legge di Stabilità nei commi 109 e 110 va ad affidare ad un futuro decreto del Presidente del Consiglio da emanarsi entro il 30 Aprile 2016 la possibilità, qualora approvato dall’Unione Europea poiché si configura come “Aiuto di Stato”, di prevedere una maggiore decontribuzione per le Regioni Meridionali Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna, rimodulando la durata temporale e l’entità dell’esonero.
Ancora poco si sa di questo futuro decreto di certo dovrà beneficiare maggiormente l’assunzione di donne di qualsiasi età prive di impiego da almeno 6 mesi.
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Dr. Francesco De Santo
Iscritto all’ordine dei Consulenti del Lavoro Cosenza