Nuovo Esonero Contributivo

Nuovo Esonero Contributivo Biennale, le istruzioni dell’Inps.

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Recentemente con la Circolare 57/2016 l’Inps (finalmente) ha reso noto quali sono le istruzioni per poter beneficiare dell’esonero in questione.

Come già anticipato e illustrato tempo fà in un nostro Post, il beneficio contributivo in questione ricalca sotto il profilo soggettivo ed oggettivo essenzialmente quello dell’anno precedente tuttavia, la nuova disciplina lo va a riformulare totalmente sia  nella durata massima di 2 anni ma soprattutto nell’entità del beneficio non più sgravio totale (o quasi) ma al 40%.

Quindi i Datori di Lavoro Privati compresi anche i Datori di Lavoro Agricoli che sono intenzionati ad assumere personale entro il 31/12/2016 potranno godere di una riduzione del versamento dei Contributi Previdenziali al 40% fino ad un massimo di 3.250 € su base annua per un massimo di due anni.

La novità positiva che si riscontra è che l’incentivo in questione è cumulabile con altri incentivi di natura economica (quindi è possibile in relazione all’assunzione dello stesso lavoratore fruire di due agevolazioni) fra i quali:

  • L’incentivo per l’assunzione dei lavoratori disabili,
  • L’incentivo per l’assunzione di giovani genitori di cui al decreto del Ministro della gioventù 19 novembre 2010, pari a euro 5.000,00 fruibili, dal datore di lavoro, in quote mensili non
    superiori alla misura della retribuzione lorda, per un massimo di cinque lavoratori,
  • L’incentivo per l’assunzione di beneficiari del trattamento NAspi pari al 20% dell’indennità che sarebbe spettata al lavoratore se non fosse stato assunto per la durata residua del trattamento.
  • L’incentivo inerente al “Programma Garanzia Giovani”, di cui al decreto direttoriale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali 8 agosto 2014 e successive rettifiche.

Se dal punto di vista sostanziale il nuovo esonero biennale al 40% riscrive la vecchia disciplina, dal punto di vista soggettivo ed oggettivo non cambia essenzialmente nulla.

In sintesi e senza pretese di completezza in questa sede, si riportano i punti principali da rispettare ai fini di poter beneficiare del nuovo incentivo:

Per poter fruire dell’incentivo il Datore di Lavoro deve essere in possesso dell Durc, ovvero essere in regola con il versamento dei contributivi previdenziali ed assicurativi, rispettare le norme di sicurezza sul lavoro e rispettare e garantire la corretta applicazione degli accordi e contratti collettivi nazionali nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, laddove sottoscritti dalle organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

I lavoratori potenzialmente beneficiari invece:

  • Non devono essere stati occupati, nei sei mesi precedenti, presso qualsiasi datore di lavoro con contratto a tempo indeterminato
  • Nell’arco dei tre mesi antecedenti la data di entrata in vigore della Legge di stabilità 2016, i lavoratori non devono avere avuto rapporti di lavoro a tempo indeterminato con il datore di lavoro richiedente l’incentivo ovvero con società da questi controllate o a questi collegate ai sensi dell’art. 2359 c.c., nonché facenti capo, ancorché per interposta persona, al datore di lavoro medesimo

Inoltre il beneficio non spetta per l’assunzione di quei lavoratori i quali hanno fruito in relazione a precedenti assunzione a tempo indeterminato, dell’esonero  di cui all’articolo 1, comma 118, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, (esonero triennale).

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Dr. Francesco De Santo

Iscritto all’Ordine dei Consulenti del Lavoro Cosenza