Il disegno della legge di stabilità 2016, recentemente approvato dal Consiglio dei Ministri, è andato ad operare una profonda rivisitazione della principale forma di incentivo per le assunzioni, ovvero la l. 190/2014 la quale prevedeva e prevedrà ancora fino al 31 Dicembre 2015 per le assunzione a tempo indeterminato di soggetti disoccupati da almeno 6 mesi, un esonero contributivo triennale della contribuzione a carico dei datori di lavoro.
Il disegno di legge di stabilità, dal testo approvato in Cdm, introduce invece una agevolazione attraverso la riduzione dei contributi al 40% per 24 mesi, quindi non più per 3 anni, sempre in favore dei datori di lavoro che assumono soggetti disoccupati da almeno 6 mesi con contratto a tempo indeterminato.
Il testo approvato se da un lato tende sempre a riconoscere “la preminenza” del contratto a tempo indeterminato rispetto alle altre forme contrattuali, dall’altro lato pare a prima vista apportare benefici non più convenienti come la norma che cesserà gli effetti il 31 Dicembre.
Di conseguenza allo stato attuale dal 1° Gennaio 2016 si potrà verificare un “revival”- come sostiene anche il Sole 24 ore – di una serie di agevolazioni e tipologie contrattuali che sembravano accantonate come ad esempio l’apprendistato, la legge “Fornero” 92/2012 sulle assunzioni di donne e over 50, oppure l’incentivo per chi assume iscritti alle liste di mobilità e i beneficiari della Naspi.