La legge 205/2017 è andata ad introdurre nel nostro ordinamento l’esonero contributivo triennale volto a favorire l’assunzione di giovani lavoratori con contratto a tempo indeterminato. Tale esonero va a sommarsi alle tante misure che le aziende hanno a disposizione per ridurre il “peso” del costo del lavoro.
La Circolare Inps n. 40/2018 ne ha fornito le istruzioni operative che sintetizziamo e scopriamo qui.
Chi può richiedere l’esonero contributivo triennale?
Tutti i datori di lavoro privati di qualsiasi dimensione
Chi sono i soggetti agevolabili?
I lavoratori con età inferiore ai 35 anni (per il 2018) o ai 30 anni (a decorrere dal 2019) e che nella loro vita lavorativa non hanno mai avuto un contratto di lavoro a tempo indeterminato.
Condizioni di spettanza dell’incentivo
L’esonero contributivo triennale spetta solo per le assunzioni con contratto a tempo indeterminato o per una trasformazione di un precedente contratto a tempo determinato in un contratto a tempo indeterminato. Naturalmente il datore di lavoro deve essere in regola con il Durc (documento Unico di Regolarità Contributiva) e con tutti i paletti normativi individuati dalla legge 150/2015.
Misura esonero
I datori di lavoro potranno godere del 50% dello sgravio contributivo per un massimo di (250,00 € mensili) tuttavia per i giovani del sud Italia è possibile cumulare per il primo anno questo esonero con l’Incentivo occupazione mezzogiorno 2018 e godere per lo sgravio contributivo totale per il primo anno di assunzione del lavoratore. L’esonero contributivo triennale è inoltre cumulabile con l’Incentivo occupazione Neet.
Durata dell’esonero
36 mesi
Per una consulenza approfondita
Dr. Francesco De Santo
Iscritto all’Ordine dei Consulenti del Lavoro Cosenza