Sempre più in Italia i servizi di cura ed assistenza alle persone vengono forniti da Colf e Badanti. I dati Istat negli ultimi anni hanno infatti registrato una crescita esponenziale del ricorso da parte delle famiglie italiane alle figure di Colf o Badanti. Andiamo brevemente ad analizzare il rapporto di lavoro domestico dal punto di vista delle tutele dei lavoratori ed adempimenti del Datore.
Ai “più” forse può sembrare strano ma nel nostro ordinamento i lavoratori domestici vengono tutelati sia mediante disposizione del Codice Civile ma anche da norme contenute nel Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro Domestico.
Prima di instaurare un rapporto di lavoro con una Colf o una Badante, vi è dunque l’obbligo per il Datore di Lavoro domestico di effettuare una comunicazione di assunzione all’Inps che ha effetto anche ai fini Inail, tale comunicazione può essere anche assolta dai Consulenti del Lavoro.
Sulla Retribuzione e Contribuzione: Mensilmente il lavoratore o la lavoratrice domestica riceverà un prospetto paga (Busta paga) dove la retribuzione sarà quella pattuita tra le parti nel rispetto del contratto collettivo. Trimestralmente sulla base delle ore di lavoro effettuate il datore di lavoro dovrà assolvere all’obbligo di versamento dei contributi mediante bollettini Mav. Tali contributi previdenziali ed assistenziali versati per il collaboratore domestico possono essere dedotti dal reddito del Datore di Lavoro, fino ad un massimo di euro 1.549.37, inoltre, nel caso di assistenza alla persona, il datore di lavoro potrà detrarre dall’imposta il 19%, per un importo non superiore ad euro 2.100,00 per le spese sostenute per gli addetti all’assistenza personale nei casi di non autosufficienza nel compimento degli atti della vita quotidiana.
Sulle altre forme di tutele: il lavoratore domestico ha diritto, oltre che all’assicurazione Ivs (contributi pensionistici) ed infortuni (Inail), anche a percepire gli Assegni nucleo familiari, all’indennità di maternità purchè sussistano determinati requisiti contributivi, alla Naspi (ex indennità di disoccupazione), la malattia è invece coperta dal datore di lavoro. Le Colf e le Badanti hanno diritto altresì come i normali lavoratori a fruire di un giorno di riposo settimanale, di 26 giorni di ferie annuali e di beneficiare del Tfr.
Il datore di lavoro dovrà anche consegnare a tali lavoratori/lavoratrici entro un mese prima dalla scadenza dei termini per la presentazione della dichiarazione dei redditi ovvero in occasione della cessazione del rapporto di lavoro il CU certificazione dei redditi erogati. Proprio in sede di dichiarazione qualora rispettano i requisiti, i lavoratori domestici potranno richiedere direttamente all’Agenzia delle Entrata la corresponsione del Bonus Renzi delle 80 € mensili.
Sul Licenziamento: Vige la libera recedibilità ad nutum da parte del datore di lavoro, ovvero quest’ultimo può recedere liberamente dal rapporto senza particolari motivi tranne che non sia discriminatorio oppure il licenziamento non intervenga durante lo stato di gravidanza della lavoratrice. Il rapporto si estingue altresì in caso di morte del Datore di Lavoro.
Il mio studio offre assistenza anche in merito alla Gestione dei rapporti di lavoro domestico; Dall’assunzione all’elaborazione delle buste paghe Colf e Badanti passando per lo svolgimento di tutti gli adempimenti previsti dalla Legge e dal Contratto, per scoprirne di più, qualora siete interessati non esitate a Contattarmi
Dr. Francesco De Santo
Iscritto all’ordine dei Consulenti del Lavoro Cosenza